Equinozio di Primavera: data, cos’è e significato in astronomia?

Equinozio di primavera

Per molti la primavera è un vero evento liberatorio: dopo mesi di lunga “prigionia” nelle morse del freddo, con i relativi problemi tipici dell’inverno, la Primavera ci riapre le finestre e le porte di casa per tornare a farci esplorare la natura grazie a temperature meno rigide, piogge (in teoria) più leggere e in generale un clima più piacevole.

Se chiedessimo ai nostri nonni qual è il giorno dell’equinozio di primavera, molti ci risponderebbero che è il 21 Marzo, che è poi il traguardo dove l’inverno fa la sua scomparsa “magica” e altrettanto magicamente arriva la primavera con fiori, boccioli e la rinascita della natura in quella visione romantica che ancora caratterizza la primavera.
In realtà la primavera non è proprio così precisa: a volte inizia il 19, altre il 20 Marzo… altre volte il 21, proprio come pensano tutti!

Tuttavia c’è da dire che con il graduale riscaldamento globale e i cambiamenti climatici, persino queste date sembrano ormai significare poco. Ciò nonostante, il 20 marzo 2023 alle 22:24 si è verificato l’equinozio di primavera, con l’ISS che sarà visibile nel cielo allo stesso tempo. Una bella coincidenza che, probabilmente, ci regalerà qualche fotografia emozionante dell’evento.

Cos’è l’equinozio in astronomia?

Gli equinozi, a differenza dei solstizi, hanno la peculiare caratteristica di essere giorni in cui le ore di luce e quelle notturne si equivalgono, dividendosi perfettamente fra 12 e 12, o almeno è così in determinati punti. 
Questo succede perché il Sole si trova in uno specifico punto intermedio fra l’equatore celeste e l’eclittica. Cos’è il primo e cos’è il secondo?

L'equatore celeste non è altro che un cerchio immaginario, a sua volta proiettato sulla sfera celeste, che non esiste nel modo in cui la visualizziamo noi, ma è piuttosto una stima che utilizza i famosi “poli celesti” per creare una sfera dove sono contenuti tutti gli astri. Il cerchio dell’equatore celeste è ottenuto quindi dall’ingrandimento dell’equatore terrestre fino a che questo non “tocchi” la sfera celeste. L’inclinazione dell’equatore celeste è di 23 gradi e 27 primi rispetto al piano dell’eclittica, la linea immaginaria che tracciamo dalla Terra per seguire i movimenti annuali del Sole. Questa inclinazione è la stessa dell’asse di rotazione del pianeta, grazie a cui abbiamo stagioni e variazioni di luce durante il giorno.

Quindi, in pratica, l’equinozio di primavera rappresenta un punto in cui il Sole, se potessimo vederlo dall’esterno, irradia la Terra in maniera completamente perpendicolare all’asse di rotazione terrestre, formando un angolo di 90 gradi.

EquinozioLillorizzo - Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=67553926

Vedendo l’immagine, è facile capire come il termine “aequa-nox” latino, che significa “notte uguale”, sia stato pensato. Proprio questa inclinazione piuttosto affascinante è infatti alla base del fenomeno. Se l’asse di rotazione terrestre non fosse inclinato, l’equinozio sarebbe una situazione permanente, senza variazioni, lasciando eternamente un lato del pianeta in inverno e l’altro in estate. In effetti, cambierebbe il clima di tutto il globo, vista anche la parola “klìma” dell’antico greco, che significa proprio “inclinazione”.
  
Insomma, esattamente come per i solstizi, l’equinozio non può matematicamente cadere ogni anno nello stesso momento. Il calendario gregoriano, che utilizza la maggior parte del mondo, calcola infatti soltanto 365 giorni, ma in realtà il moto di rivoluzione attorno al Sole impiega qualche ora in più, nello specifico 5 ore, 48 minuti e 49 secondi. Questo “ritardo” che accumuliamo sulla tabella di marcia lo recuperiamo con l’anno bisestile, dove aggiungiamo il giorno  a Febbraio, creando anche peculiarità riguardanti i compleanni. Questo “aggiustamento” però cambia anche il giorno in cui cade l’equinozio di primavera, con delle date variabili fra il 19 e il 21 Marzo.

Un esempio definitivo di questo lo abbiamo guardando quando succederà nuovamente l’equinozio il 21 Marzo: nel 2102. Un po’ lontano se pensiamo che l’ultima volta è successo nel 2007! Tuttavia, è proprio il moto su un piano leggermente inclinato che crea questi lassi temporali molto lunghi: per i prossimi ottant’anni circa l’equinozio si festeggerà esclusivamente il 20 Marzo, oppure persino il 19.

L’equinozio di primavera, l’ora legale e le tradizioni locali

Nonostante nel tempo l’importanza di equinozi e solstizi sia andata calando, ancora possiamo contare questo giorno come il riferimento per molte cose. Secoli fa questi eventi astronomici non erano solo feste: servivano per gestire periodi di raccolta e semina. Tuttavia, oggi l’equinozio ha poca valenza, al punto da essere persino sconosciuto ad alcuni, che considerano piuttosto il giorno in cui scatta l’ora legale: al passaggio degli equinozi, infatti, si conta l’ultima domenica del mese per spostare le lancette (magari digitali).

Più che l’inizio della primavera, dunque, potremmo dire che l’equinozio è la data iniziale per la stagione da un punto di vista prettamente astronomico. La stagione climatologica è sempre il 1 Marzo, nonostante le sopra citate variazioni climatiche. 

Persino l’aumento di luce che attribuiamo genericamente alla primavera, deriva in realtà dall’equinozio: una volta raggiunto questo “equilibrio perfetto” la luce inizierà ad avere la meglio rispetto alle ore notturne. L’alba sarà anticipata di un minuto e mezzo ogni giorno, mentre il tramonto ritarderà della stessa durata quotidianamente.

Come si festeggia tutto questo, in giro per il mondo? In Egitto troviamo una delle celebrazioni più antiche ancora portate avanti: lo Sham El Nessim, la festa più antica che conosciamo. “Sham El Nessim” significa letteralmente “fiutare il vento”, per indicare la stagione ventosa e, di conseguenza, si tirano fuori tovaglie, coperte e tutto l’occorrente per dei picnic. Secondo la tradizione il vento primaverile è un corroborante, dando forza a chi respira. Molto simile alla Pasqua, troviamo come cibo tipico le uova, che simboleggiano la rinascita. Vi ricorda qualcosa?

Festeggiare Primavera

Gli induisti hanno invece la “Holi”, la festa dei colori. Per questa tradizione l’equinozio è la sconfitta del male contro il bene: le caste, il sistema sociale indiano, si annullano e si scende in piazza per cantare, ballare, sporcarsi di pigmenti colorati e bagnarsi. La simbologia dietro l’evento rende questo evento davvero particolare.

La religione parla infatti di come Krishna, di carnagione scura, avesse voluto colorare la moglie Radha che possedeva invece la pelle bianca. Lanciarsi pigmenti colorati deriva proprio da qui, per dimostrarsi affetto all’interno della coppia.

Infine, fra le tradizioni che molti conosceranno, in Giappone l’equinozio corrisponde al godersi lo spettacolo della fioritura dei ciliegi, l’Hanami.
Un evento che fa parte della storia più antica del Giappone, dando significato all’inverno che si allontana come una rinascita della vita, che per la religione shintoista porta via anche alcuni demoni appartenenti a condizioni inconfondibilmente invernali. Via quindi a picnic, sushi, sake, karaoke e qualsiasi cosa all’ombra dei ciliegi, portando l’Hanami verso la sua versione notturna: lo Yozakura, la notte del ciliegio.

Nell’esoterismo moderno, il cosiddetto “simbolismo cosmico”, l’equinozio primaverile è un momento di unione: connettendo infatti risveglio e rinascita della Natura, si associano questi concetti a quell del matrimonio, in quanto Sole, Terra e Luna sono da sempre simbologie legate al femminino e il mascolino, rappresentando una parte dominante e una più recessiva all’interno delle coppie.

Equinozio di primavera 2024, quando è?

Nel 2023 l'equinozio di primavera martedì 20 marzo, alle ore 22:24 Italiane.

Equinozio di primavera 2024, quando è?

Nel 2024 l'equinozio di primavera cadrà mercoledì 20 marzo, alle ore 04:06 Italiane.

Come augurare una buona primavera?

L'equinozio di primavera segna l'arrivo della primaverile, che ci tira fuori dall'inverno. Il miglior modo per augurare una buona primavera è inviando una bella immagine a tema. A tale scopo abbiamo dedicato un'intera sezione del nostro sito alle immagini di buona primavera

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